Il vitigno Nero d'Avola
- Pubblicato in Guida ai Vitigni
- Stampa
Il Nero d'Avola è il vitigno più famoso della Sicilia ma non si hanno notizie certe sulle sue origini.
Storia
Diffusione
Caratteristiche del grappolo
Vini prodotti con il Nero d'Avola
Vini del nostro catalogo
Storia: nell'Ottocento fu inserito nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite col nome con cui veniva usualmente chiamato, ossia Calabrese, italianizzazione del termine dialettale calavrisi, cioè "uva (cala) di Avola". Ed è nell'Ottocento inoltrato che tale vitigno inizia ad essere chiamato col nome con cui viene indicato oggi, con l'aggiunta dell'origine geografica - il paese siracusano di Avola - e del "Nero".
Esistono comunque diversi sinonimi indicarlo, come ad esempio Calabrese d'Avola o Calabrese Nero.
Diffusione: la provincia di Siracusa - in particolare i comuni di Noto e Pachino - resta il fulcro della produzione di Nero d'Avola, la quale è comunque diffusa in tutta la Sicilia, grazie anche alla capacità di adattarsi alle diverse condizioni dei terreni su cui viene coltivato.
Caratteristiche del grappolo e dell'acino: il grappolo è di taglia media, conico e alato. L'acino è medio, ellissoidale, con una buccia ricoperta da pruina, di medio spessore e di colore bluastro. La maturazione delle uve è di durata media e tendenzialmente avviene tra la prima e la seconda decade di Settembre.
Vini prodotti col Nero d'Avola: in passato si era soliti assemblare il Nero d'Avola ad altre varietà, in particolare Frappato (con cui dà vita alla DOCG Cerasuolo di Vittoria) e Nerello Mascalese. Tuttavia, oggi si tende a vinificarlo in purezza. Si ottiene così un grande rosso di invecchiamento: di colore rosso ciliegia, ha un profumo complesso e profondo, mentre al palato è corposo, caldo e asciutto, con una trama tannica fine, potente e armonioso.
Vini del nostro catalogo che utilizzano il vitigno Nero d'Avola, eccone alcuni: