Per preparare un buon piatto di pasta Mancini con del buon salame ciauscoloIGP servono pochi e semplici ingredienti. Un primo piatto rustico e gustoso, facile e veloce da realizzare. Per prima cosa dobbiamo procurarci del buon ciuscolo IGP, un salame morbido tipico della Regione Marche, pomodori, aglio e un pizzico di peperoncino. Primo piatto perfetto da gustare con gli amici o in famiglia al pari del famoso aglio olio e peperoncino o i bucatini all'amatriciana.
Il ciauscolo IGP è un insaccato tipico prodotto nelle zone dell'Appennino Marchigiano. Si tratta di un salame morbido, a breve stagionatura, preparato con diversi tagli di carne suina che viene tritata in una pasta sottile e aromatizzata con aglio e pepe. La sua caratteristica principale è quella di essere un salume spalmabile, dal colore roseo e delicato. È una prelibatezza spalmato su crostini e bruschette calde, come antipasto o spuntino, ma si presta anche come validissimo ingrediente in cucina.
La Pasta Mancini da Monte San Pietrangeli recensita da uno dei quotidiani più autorevoli d'America: la storia è di quelle che fanno bene all'Italia ed è la dimostrazione che quando la creatività e l'originalità italiana dà il meglio di sé non può passare inosservata, tanto più quando coniuga innovazione e tradizione.
Il Vino Cotto è un prodotto tipico delle Marche e dell'Abruzzo, ottenuto dalla pigiatura del mosto e dalla sua bollitura in caldaie di rame con legna a fuoco diretto per circa 10-12 ore, fino a raggiungere un calo compreso tra il 30% e il 50% del suo volume iniziale.
La Sapa appartiene alla categoria dei prodotti dimenticati nel tempo e rinati solo grazie a piccole aziende artigiane che ne hanno scoperto l'origine e creduto nelle stesse. Conosciuta fin dal tempo dei romani, ancora oggi viene ottenuta secondo le tecniche, le modalità e la ricetta descritte da Plinio il "Vecchio".
Il vino di visciola, detto anche vino di visciole o vino visciolato, è una bevanda aromatizzata alcolica (14°-15° gradi di alcool) a base di visciole, una varietà di amarene (spesso selvatiche) molto diffuso in tutte la regione Marche.
Il vino aromatizzato alle visciole può essere prodotto in due modi:
1) Tramite la preparazione di uno sciroppo a base di amarene e zucchero, poi fatte fermentare nel mosto. 2) Tramite macerazione di amarene nel vino, con aggiunta di zucchero.
Per quanto riguarda la prima lavorazione, la più tipica e particolare, le visciole ben mature sono messe con una percentuale ben definita di zucchero, al sole per 50 giorni su delle damigiane di vetro, mescolando giornalmente fino ad ottenere uno sciroppo. Successivamente, intorno alla metà di Settembre e i primi di Ottobre, sono riposte in un luogo fresco e al riparo dal sole. Al momento della vendemmia lo sciroppo e le visciole si aggiungono al mosto e si lasciano fermentare insieme, girandole frequentemente fino metà Febbraio-primi di Marzo. A questo punto il frutto viene espulso dal vino, che viene messo in piccole botti di legno per terminare la sua maturazione ed eventuale fermentazione. Nel mese di Settembre successivo avviene il processo di filtrazione e imbottigliamento.
Si tratta di un prodotto tipicamente marchigiano, soprattutto delle provincie di Ancona (Vallesina) e di Pesaro Urbino (Montefeltro). E' un vino non troppo dolce, con un retrogusto piacevolmente amarognolo, vino da degustazione e da dessert, indicato nell'abbinamento con pasticceria secca (cantucci e vino di visciole sono un'accoppiata formidabile), ciambelloni (dolce tipico marchigiano) e gelato. Un vino da assaporare e gustare in compagnia, ritrovando così quei sapori che con il tempo si erano persi.
Cantucci e vino di visciola
Alcune tradizioni popolari definiscono il vino di visciola elisir da corteggiamento, perché saprebbe catturare le pupille gustative delle donne grazie alla sua particolare rotondità e freschezza. Per la limita quantità prodotta si può definire: “tesoro patrimoniale da tutelare”.
Zone di produzione: Marche Colore: Rosso rubino intenso, con sfumature violacee Sapore: Armonico, dolce fruttato, con retrogusto piacevolmente amarognolo Profumo: Intenso, caratteristico, con sentori di frutta matura Gradazione alcolica: 14-15 gradi Abbinamenti: Pasticceria secca, ciambellone (dolce tipico), formaggi stagionati
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Il nome di questo dolce tipico delle Marche non tragga in inganno: non si tratta dell'ennesima azzardata commistione di sapori. Della lonza (o del salame per i prodotti di dimensioni più ridotte) questo dolce marchigiano ha solo l'aspetto e la forma di conservazione.
Un tempo era talmente diffusa, soprattutto nelle fasce più umili della popolazione, da essere definita il "cibo dei poveri", e questo grazie alla sua alta resa per ettaro e alla capacità di crescere in condizioni climatiche avverse, persino in simbiosi con altre colture - quali ad esempio il mais - alle quali non sottrae in maniera significativa le sostanze nutritive del terreno condiviso.
Gli oli aromatizzati vengono utilizzati per insaporire pasta, carne e formaggi. Possono anche essere utilizzati crudi direttamente su fette di pane arrostito per realizzare gustose bruschette e crostini.