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Brunello di Montalcino DOCG - Storia, caratteristiche, prezzi e vendita online In evidenza

Zona di produzione: L’area di produzione tutelata dalla DOCG Brunello di Montalcino è limitata al comune di Montalcino, nella provincia di Siena, un territorio delimitato dalle valli dell'Orcia, dell'Asso e dell'Ombrone.

La presenza del monte Amiata (altezza m.1740) in zona sud-est permette la protezione dei vigneti ad eventi atmosferici di particolare rilevanza, come grandinate e/o nubifragi. Nella collina, dove si sviluppano la gran parte delle aziende vinicole, è molto difficile incorrere in nebbie, gelate o brinate tardive che si possono verificare nelle zone vallive, mentre la frequente presenza di vento garantisce le condizioni migliori per lo stato sanitario delle piante. Durante l'intera fase vegetativa della vite il clima è prevalentemente mite e con un elevato numero di giornate serene, che assicurano una maturazione graduale e completa dei grappoli

Vitigno: Il vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita Brunello di Montalcino DOCG è ottenuto da una varietà di Sangiovese, che ha preso localmente il nome del vino stesso (il Sangiovese Brunello è altrimenti detto anche Sangiovese Grosso). Una delle caratteristiche di questo vino è l’aderenza pressoché totale di tutte le cantine ad una produzione rigorosamente tradizionale. E’ molto difficile, anzi rarissimo, trovare un Brunello di Montalcino affinato in barriques. Il Brunello dopo la fermentazione, nella maggior parte dei casi effettuata in acciaio inox, trascorre i 4 anni di invecchiamento previsti dalla disciplinare in grandi botti di rovere da 30 a 100 ettolitri.

Storia: La coltivazione dell’uva nel territorio di Montalcino risale a molti secoli fa, ma la nascita del mito del Brunello di Montalcino, il vino più ricercato in Italia, ha una data e un nome ben preciso: Jacopo Biondi, Ferruccio, figlio di Caterina Santi (da qui la nota cantina Biondi-Santi), reduce dalle campagne garibaldine, tornando a casa ritrovò i vigneti di famiglia aggrediti dall’oidio e dalla peronospora. Decise allora di dedicarsi alle cure di un solo vitigno, il Sangiovese Grosso. Fece vari esperimenti, poi riuscì a stabilizzare il suo vino lasciandolo riposare per dieci anni in grandi botti di rovere. Nel 1888 lo presentò sul mercato riscuotendo grande successo. La vera scoperta del Brunello arriva però tre quarti di secolo più tardi quando molti produttori decisero di investire su questo vino a seguito di un notevole successo sui mercati mondiali (inglesi e americani tra tutti). Ad oggi la produzione annua del Brunello di Montalcino raggiunge i 50.000 hl pari a 6.700.000 bottiglie circa.

Proprietà organolettiche: Il Brunello di Montalcino è un vino dal colore rosso rubino carico a riflessi arancio. Il profumo è ampio e ricco, di avvolgente vinosità, con netti sentori di viola e vaniglia. Al gusto risulta essere asciutto, caldo, un po’ tannico, robusto, armonico, persistente; l’invecchiamento può essere lunghissimo, anche 20 anni e oltre. La gradazione alcolica minima è di 12,5%.

Conservazione della bottiglia: Il Brunello di Montalcino è un vino nobile ed importante e come tale necessita di tutte le attenzioni del caso. Per cui, la bottiglia va mantenuta a temperatura e umidità il più possibile costante, tra i 16 e i 20°C, in modo da evitare di favorire la penetrazione dell’ossigeno e di altri eventi dannosi nel vino. La bottiglia va poi disposta orizzontalmente in modo da mantenere umida la parte inferiore del tappo di sughero che sta a contatto col vino. In questo modo si cerca di evitare l’essiccamento del tappo, che provocherebbe un suo possibile ritiro, riducendo così la penetrazione di ossigeno che andrebbe ad accelerare il deterioramento del vino. La bottiglia poi deve essere mantenuta al riparo dalla luce che tenderebbe a danneggiare il vino. Nei casi di estrema longevità, alcune aziende di Montalcino organizzano periodicamente il rituale della ricolmatura, che prevede l’apertura davanti ad un notaio delle bottiglie di un’annata storica, la ricolmatura col vino della stessa annata e la sostituzione dei tappi di sughero delle bottiglie. Questa procedura permette al Brunello di raggiungere traguardi di conservazione anche secolari.

Abbinamenti consigliati: Il Brunello si abbina benissimo con preparazioni a base di carni rosse come stufati, peposi e brasati. E’ eccellente anche con selvaggina da pelo come cinghiali, cervi e caprioli, eventualmente accompagnate da funghi o tartufi. Ottimo anche con formaggi stagionati, anche piccanti (tome stagionate, pecorino toscano, gorgonzola piccante, parmigiano reggiano). È anche un ottimo vino da conversazione e/o meditazione.

Nell'enoteca online di Guida-vino.com puoi acquistare varie etichette di Brunello di Montalcino DOCG. Eccone alcune:

Brunello di Montalcino - Castelgiocondo - Frescobaldi

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Brunello di Montalcino DOCG - Biondi Santi Tenuta Greppo

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Brunello di Montalcino DOCG - Tenuta San Filippo - Fanti

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Brunello di Montalcino DOCG - Castello Banfi

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Brunello di Montalcino DOCG Riserva - Palazzo

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Brunello di Montalcino DOCG - Poggio di Sotto

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