Nella Regione Marche troviamo la zona del Verdicchio dei Castelli di Jesi
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Parlare dei vini è sempre una sfida, considerando come non si fa riferimento solo a una bevanda, ma a un territorio, una produzione, una storia.
Se è vero che ogni regione italiana ha le sue eccellenze e le sue caratteristiche, tanto che il nostro è un Paese di eccellenze vinicole, non si può non raccontare la storia del vino nella regione Marche e nello specifico del vitigno Verdicchio dei Castelli di Jesi. Una produzione dalle origini antiche che ha avuto la capacità di rinnovarsi senza tradire la millenaria storia e le radici che la legano profondamente al territorio della regione Marche.
- Il vino nella regione Marche
- La zona di produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi
- Caratteristiche e abbinamenti
Il vino nella regione Marche
Il verdicchio è solo uno dei vini DOC prodotti nella regione Marche è questo è un indicatore prezioso per comprendere la ricchezza di questo territorio. Territorio che conta su una zona climaticamente e territorialmente compresa tra il mare e l’Appennino con un passaggio che dal montuoso (5%) si fa collinare (85%) e poi pianeggiante (10%) in maniera dolce e variegata. Questa condizione crea, in tutti i sensi, il terreno fertile per la coltivazione di vitigni per la produzione di centinaia di varietà di vini con una qualità certificata grazie alle numerose etichette che nel corso degli anni hanno ottenuto il riconoscimento di vini DOC, con una denominazione origine controllata.
Per farsi un’idea della produzione di vini nella regione Marche si può ricordare come questa terra conta vini dia DOC che DOCG e IGT con una produzione che è dominata dal vino bianco (55%), seguita da vini rossi e rosati (45%). Tra questi un vino bianco che spicca per storia e sapore è indubbiamente il Verdicchio dei Castelli di Jesi.
La zona di produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi
Il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC è un vino bianco prodotto nella zona attraversata dal fiume Esino. La zona comprende più di venti comuni della zona di Ancona e Macerata. Questa zona viene chiamata “castelli” per ragioni storiche e politiche di Jesi che, tra le altre cose, alla fine del XII secolo (precisamente nel 1194) diede i natali a Federico II di Svevia, colui che divenne Imperatore del Sacro Romano Impero e che conferì a Jesi e quindi ai comuni della Vallesina, il titolo di città regia.
La produzione del vino in questa zona è molto antica e risale all’arrivo dei monaci, prima quelli benedettini e poi quelli camaldolesi che, cogliendo sapientemente le grandi opportunità di questo territorio, reintroducono la vite. A sancire la consacrazione della produzione vinicola locale e permettere che il vino divenisse una bevanda accessibile anche alle classi rurali (e non solo esclusivamente quelle agiate) fu la diffusione della mezzadria che permise la creazione dei poderi e aumentò la richiesta di forza lavoro.
Il Verdicchio è probabilmente una delle uve più note e apprezzate della regione Marche ed è un’uva molto versatile ideale per la produzione anche di spumanti, vini secchi e passiti. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi ha una sua spiccata identità riconoscibile sia per la sua fragranza che è possibile apprezzare già dalla prima primavera dopo la vendemmia che dopo l’affinamento in cantina e l’imbottigliamento. Questa zona di produzione è talmente vivace che esistono diverse tipologie di Verdicchio: il verdicchio dei Castelli di Jesi Classico, ma anche il Classico Superiore, il Passito e lo Spumante.
Caratteristiche e abbinamenti
Le caratteristiche del Verdicchio
Parliamo di un vino bianco con caratteristiche molto varie che può andare dal fresco e leggero fino a quello più strutturato e robusto, rivelandosi adatto anche per la maturazione in botte. Il Verdicchio è un vino molto profumato, dal colore giallo paglierino e con riflessi di colore verde; da qui nasce infatti la scelta del nome. Al gusto risulta fresco, fragrante e accompagnato inizialmente da profumi di fiori di campo per poi passare a un fresco sapore di pesca e, infine, lasciare posto all’inconfondibile retrogusto alla mandorla amara. Come abbiamo visto il Verdicchio dei Castelli di Jesi è un vino prodotto in un’ampia porzione di territorio della regione Marche e inevitabilmente anche il sapore riflette le diversità del territorio. È infatti possibile percepire una maggiore vivacità di sapori nella variante del Verdicchio prodotta nella zona occidentale del Fiume Esino, mentre risulta essere contraddistinto da un sapore più minerale quello prodotto sulla costa opposta.
Tra le caratteristiche più interessanti va ricordato come l’uva utilizzata per la produzione del Verdicchio Castelli di Jesi Passito debbano essere sottoposte esclusivamente ad appassimento naturale fino al raggiungimento di un grado zuccherino di, almeno, 23°. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Spumante, invece può essere insignito con la qualifica di Riserva solamente nel caso in cui sia sottoposto a un invecchiamento di un anno di cui nove mesi del tempo di permanenza sulle fecce.
Come gustare e abbinare il Verdicchio dei Castelli di Jesi
Questo vino bianco è particolarmente consigliato per accompagnare pietanze a base di pesce, siano esse al cartoccio che grigliate. Tra le pietanze che meglio rendono gustate con il Verdicchio troviamo le tagliatelle al tartufo bianco e al formaggio di fossa e le tagliatelle con salsa di acciughe. Può essere servito anche in abbinamento a piatti di carne, specialmente il coniglio e più generalmente le carni bianche. Il Verdicchio va servito in calici di ampio volume e rigorosamente fresco a una temperatura tra i 10 e i 12 gradi. Per apprezzare le proprietà e i sapori di questo vino il Verdicchio dei Castelli di Jesi va conservato in cantina, per prolungare la sua longevità.